
Per chi ama praticare la pesca a livello amatoriale, Caorle offre davvero numerose opportunità. E’ possibile pescare non solo in mare, ma anche nelle acque interne del Comune, lungo i canali lagunari o i fiumi. Esistono però delle regole che devono essere rispettate da chiunque voglia praticare la pesca dilettantistica.
Per poter pescare, infatti, serve, come minimo, la licenza di pesca di categoria B (sportivo-dilettantistica) per disporre della quale è necessario aver corrisposto l’importo dovuto alla Regione Veneto a titolo di tassazione annuale, pari ad Euro 34,00. Nessuna somma è dovuta, invece, per i minori di anni 18 o per le persone over 70 che vorranno ottenere la licenza.
Anche i cittadini stranieri hanno la possibilità di ottenere una licenza di pesca, di categoria D, che consentirà loro per tre mesi di essere abilitati alla pesca dilettantistica in Veneto: in questo caso l’importo da versare a titolo di tassazione è pari a 13 euro.
Non va però dimenticato che il Comune di Caorle gode dei diritti di pesca esclusivi sulle acque interne del proprio Comune (antico retaggio della tradizione legata alla pesca, privilegio che la stessa Repubblica Serenissima di Venezia riconosceva alla comunità di Caorle).
Questo comporta per gli appassionati la necessità di possedere, oltre alla licenza di pesca, anche un permesso di pesca specifico per che può essere richiesto presso il Comando della Polizia Locale di Caorle, sito in Via Strada Nuova, proprio all’ingresso della città (nei presi dell’Eco Park e del Museo Nazionale di Archeologia del Mare). Anche in questo caso sono previste delle tariffe, differenziate tra residenti nella provincia di Venezia, in Veneto, o residenti in altre Regioni italiane o all’estero (con agevolazioni per i minori di anni 14 e per gli ultrasettantenni), modulate anche in relazione alla durata del permesso di pesca (tre giorni, settimanale, mensile, semestrale o annuale).
Chi fosse sorpreso a pescare senza il permesso rilasciato dal Comune di Caorle rischia di vedersi comminare una sanzione di importo compreso tra 51,65 e 309,87 Euro, oltre a dover pagare la tariffa semestrale.
Dal punto di vista della disciplina dell’attività di pesca, vanno anche ricordati gli attrezzi consentiti: si può pescare utilizzando non più di tre canne da pesca, con o senza mulinello, con non più di tre ami per canna. Consentito anche l’utilizzo delle togne e del guadino (diametro non superiore a 50 cm) per il recupero del pesce. Chi dispone di bilancino può pescare solamente da terra, mentre con le canne è possibile pescare anche a bordo di un natante (con galleggiante ammesso un solo amo per canna, per la pesca a fondo massimo tre ami). In ogni imbarcazione non possono essere presenti più di sei canne da pesca, a prescindere dal numero di persone che praticano l’attività di pesca.
Per chi vuole praticare la pesca in Laguna a bordo di un natante, non va dimenticato che il regolamento del Comune di Caorle in materia impone che la barca debba essere ferma o ormeggiata, dove possibile, per mezzo di paline provvisorie; nel tratto di laguna compreso tra Valle Franchetti a Valle Zignago, per evitare intralcio alla navigazione, l’ormeggio deve avvenire entro i 10 metri dalla riva. E’ possibile anche la cattura di molluschi bivalvi, nel limite di due chilogrammi.
Non va dimenticato che è però possibile pescare a livello amatoriale anche in mare: in questo caso è sufficiente compilare la registrazione sul sito del Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari e Forestali e portare con se la relativa certificazione.